La Fondazione è stata riconosciuta giuridicamente il 30 giugno 1951 dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Ha poi assunto personalità giuridica di diritto privato nel 2005, per decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, mediante l’iscrizione al registro delle persone giuridiche della Regione stessa.

Dal 1951 a oggi il funzionamento dell’ente si è via via modificato, adeguando e attualizzando le proprie modalità operative e le proprie iniziative benefiche.

Lo scopo della fondazione è attuare iniziative socio-assistenziali, educative, didattiche a favore dei giovani o di soggetti in stato di disabilità fisica, psichica o sensoriale, oppure in disagiate condizioni economiche e sociali, con particolare attenzione al territorio di Budrio.

 

Incontro pubblico presso la Parrocchia di Mezzolara, in occasione della presentazione del progetto di nuovo utilizzo dell’ex Asilo Benni della frazione. 29 ottobre 2022

Oggi, grazie a un’oculata gestione del patrimonio, sono numerosi i progetti a cui la fondazione ha dato – e continua a dare – il proprio contributo. Da laboratori scolastici di qualità a iniziative di sensibilizzazione su tematiche sociali, sportive e culturali; dal supporto a politiche socio sanitarie del territorio alla partnership in progetti di inclusione e integrazione per i ragazzi affetti da patologie.

La fondazione realizza, quindi, il proprio mandato statutario attraverso l’erogazione di fondi e con donazioni di strumentazioni e beni. Lo fa in qualità di promotrice, patrocinatrice o partner dei progetti che vengono vagliati e deliberati dall’organo di gestione.

Con il passare del tempo la Fondazione Benni ha saputo evolversi insieme al territorio che – già in anni lontani e prima ancora della sua istituzione formale – ha contribuito a far crescere, migliorando le condizioni educative, aggregative, sociali e di salute di migliaia di ragazzi e famiglie.

In sostanza, ciò che oggi ci muove è lo stesso spirito che ha dato forma – quasi un secolo fa – all’azione e alla volontà di Demetrio Benni. Un impegno che va costantemente adattato alla realtà territoriale bolognese e budriese, riuscendo a identificare bisogni assistenziali e formativi in continua evoluzione.